19 marzo, 2013

Ca' Farsetti Real Estate

Ca’ Farsetti Real Estate

12. März 2013
di Petra Reski
Traduzione di Claudia Marruccelli

Io sono cresciuta nella Ruhr, dove a memoria d’uomo hanno sempre dominato i socialdemocratici, quindi già dall’età di almeno sedici anni avevo ben compreso che non va bene che per decenni resti al potere lo stesso partito.


Fondaco de' Tedeschi in un ritratto dell'epoca
Da bambina le elezioni nella Ruhr per me erano qualcosa come il menù di festa dei pranzi di famiglia. Ricordo che da sempre c’erano un piatto di carni miste e un piatto di verdure miste, e in mezzo un cavolfiore, e sin da allora sono sempre stata governata dall’SPD. Vincevano tutte le elezione, sia quelle regionali, che quelle comunali, e ogni volta festeggiavano come se quelle vittorie fossero delle grandi sorprese. Avevo una vaga idea dell’esistenza di altri partiti, ma non ne ero proprio convinta. Altrove forse, nella Foresta Nera o sul Chiemsee, dove il mondo non era quello delle grandi città, ma un luogo che sembrava fatto di marzapane, era là forse che esistevano gli altri partiti tipo la CDU o simili. Noi avevamo la SPD.
E sin da quando ho raggiunto l’età della ragione mi ha sconcertato la sicurezza di sé dei camerati della SPD - soprattutto quando festeggiavano l’inaugurazione di un cavalcavia, di un nuovo ospedale, di un nuovo municipio, una piscina coperta, mentre io che facevo l’aiuto cameriera a provvigione, percependo il 15% dell’incasso, servivo loro negli auditorium uno spuntino a base di birra e grappa. Quando per la prima volta ho potuto votare, ho scelto il FDP. In segno di protesta. La cosa che mi lasciava perplessa era il fatto che il padre di una mia amica, un medico benestante, anche lui votava FDP, ma non potevo dare il mio consenso alla CDU, perché per una figlia di operai non può votare la CDU, e allora non esistevano ancora i verdi.

Quindi, capisco perfettamente perché sono stati così tanti quelli che hanno votato il Movimento 5 Stelle. Soprattutto se, come me, vivono a Venezia, una delle roccaforti dei democratici di sinistra, che si sono distinti soprattutto per aver svenduto la città. C’è da esultare ancor più, perchè grazie alle 5 Stelle, adesso finalmente verranno fuori anche le faccende del municipio veneziano Ca’' Farsetti (chiamato anche: "Ca’ Farsetti Real Estate), per esempio le esatte circostanze sulla vendita a Benetton del Fondaco dei Tedeschi .
Ieri sera, la città di Venezia ha sancito la vendita a Benetton. Nonostante tutte le proteste. Nonostante anche la piccolezza che la città non ha mai ufficialmente fatto stimare il Fondaco dei Tedeschi che non è di proprietà di un privato, ma di tutti i veneziani. Il valore di una proprietà immobiliare simile a quelli situati nel quartiere di San Marco è valutato tra i 8000 e i 20000 euro al metro quadrato - e il Fondaco è stato venduto per 8000 euro, diventati più tardi 9000 euro - senza calcolare quanto il valore della proprietà sarebbe incrementato in seguito, grazie una firma del sindaco che nel piano regolatore ha trasformato l’area del Fondaco da “area di pubblica utilità” in “area commerciabile”.


Fondaco de' Tedeschi oggi

Perché qui si tratta di un edificio pubblico, che deve essere tutelato da simili compravendite, in modo tale che il pubblico possa utilizzarne ancora una parte anche dopo la sua vendita. La superficie del Fondaco dei Tedeschi che Benetton ha destinato alla pubblica utilità, corrisponde al numero di metri quadri destinati ai servizi igienici pubblici.
L’associazione per la tutela del patrimonio culturale Italia Nostra, varie altre iniziative della società civile veneziana e il Movimento 5 Stelle presenteranno ora denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti italiana.





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